Nella lunga tradizione gastronomica italiana i salumi nascono dalla necessità di ampliare il più possibile i tempi di conservazione della carne grazie a processi e lavorazioni volti anche a renderla più saporita e ricca, come la stagionatura. Questa ricchezza di ricette ha come base principale la carne suina, ma a uno sguardo più attento si scopre un inaspettato tesoro composto da salumi non di maiale. Scopriamo quali sono i principali.
Quali sono i salumi non di suino?
Alcuni insaccati e preparati che non hanno come base la carne di suino fanno parte della nostra quotidianità: li consumiamo con frequenza e senza nemmeno quasi farci caso. In questa categoria possiamo ad esempio inserire la bresaola, che si ottiene dalla carne di manzo o di cavallo, oppure la fesa o l’arrosto di tacchino, presenti spesso sulle nostre tavole, che vengono ottenuti dalla lavorazione della carne bianca.
Altri tuttavia sono veri e propri prodotti speciali, frutto della tradizione regionale o in alcuni casi cittadina. Non dobbiamo scordare che in Italia il cibo e la tradizione hanno un legame molto forte: la varietà di qualità presenti sul territorio è uno degli aspetti principali del nostro bagaglio culturale e culinario.
La carne salada
Disponibile nel nostro catalogo per assaggiarla subito, la carne salada è una specialità trentina che unisce la ricetta strettamente regionale a una selezione di carne di qualità eccellente: i tagli pregiati di bovino dai quali viene ottenuta permettono una lavorazione semplice con erbe scelte per gustare un salume finale davvero delizioso e nutriente.
Il salame di pecora
Il salame di pecora è un buon esempio del legame tra territorio e popolazione: questo salame, dal sapore deciso e dalla pasta contraddistinta da grossi grani, nasce in Abruzzo dal bisogno dei pastori di conservare la carne degli animali; la sua produzione prevede l’aggiunta alla base ovina di erbette tipiche della zona per valorizzarne il gusto ricco e pieno.
I salami e prosciutti d’oca
Questi salumi vedono la loro produzione nella zona della Lomellina e sono tipicamente legati alla tradizione contadina: l’oca veniva infatti impiegata dalla popolazione in tutte le sue parti, in maniera simile al maiale. Il risultato è un preparato avvolgente, ricco di grassi e dalla pasta morbida: i salami d’oca nascono come prodotti da consumare previa cottura, i prosciutti invece possono essere consumati da crudi.
Il violino di capra
Questo appellativo senza dubbio originale indica un salume tipico lombardo, precisamente prodotto nelle zone della Val Chiavenna. Il violino di capra prende il nome dalla sua forma particolare: questo prosciutto, che nasce dalla spalla o dalla coscia della capra, ha un aspetto simile a quella dello strumento; un altro motivo per cui il nome è calzante è il metodo particolare con cui viene affettato: il prosciutto si impugna proprio come un violino, tenendolo fermo sotto il mento con la mano destra e affettandolo con la sinistra, muovendo il coltello come se fosse un archetto sulle corde.
La mocetta
Valdostana d’origine, la mocetta è un prosciutto che si ottiene dalla carne di cervo, precisamente dalla sua coscia, che viene lavorata e poi fatta stagionare per un periodo di circa tre mesi: il prodotto ottenuto è un salume dal sapore intenso e asciutto, adatto al consumo con i pani rustici che vengono prodotti nella zona.
Tradizioni e mondo culinario
Le tradizioni e la cultura del nostro paese sono fortemente interconnesse con le abitudini culinarie del territorio: ogni regione cura e preserva la creazione dei propri prodotti, permettendoci di poter assaggiare variabili quasi infinite di salumi, tra cui i salumi non di maiale.
Nello stabilimento Tallone anche noi diamo rilevanza alle tradizioni e ci impegniamo a rispettarne il valore, portando avanti la produzione del nostro Roast Beef, un salume non di suino di cui curiamo ogni aspetto della lavorazione, dalla materia prima al servizio al banco. Non rimane che provarlo!