Il mondo culinario è una realtà estremamente ricca: esistono migliaia di modi per preparare gli alimenti, combinando tra loro tecniche, sapori e metodi di cottura. Ne sono un esempio l’arrosto e le scaloppine di vitello: medesima carne, due modi completamente differenti di lavorarla e servirla. A volte questo può creare confusione, tanto più che esiste l’abitudine di usare nomi differenti per ricette uguali o molto molto simili. È il caso di un piatto – o due piatti? – molto famoso: quali sono le differenze tra battuta al coltello e tartare di manzo?
È nata prima la battuta o la tartare? Cenni storici
In origine era la tartare: una tecnica di preparazione della carne di manzo arrivata in Italia dalla Francia che ha dato origine a quella che è la nostra battuta al coltello di carne bovina, specialità piemontese. Ma le radici sono assai più antiche: il suo nome deriva nientemeno che dai Tartari, una popolazione dell’Asia centrale; essendo a base nomadica, il tempo che questo popolo poteva dedicare alla preparazione degli alimenti era ridotto. Per questo, tra uno spostamento e l’altro, ponevano la carne dei pasti tra la pelle della sella e quella del cavallo, in maniera tale che durante la cavalcata la parte scelta si ammorbidisse e fosse quindi più semplice da consumare.
Dato che per ovvi motivi questo tipo di lavorazione della carne al giorno d’oggi e nella nostra società è inconcepibile, l’onere della preparazione è stato lasciato al coltello: il suo compito è di ammorbidire e preparare il taglio, dando vita a uno dei piatti gourmet preferiti dai foodie di tutto il mondo.
Quali sono le differenze tra battuta e tartare?
Arriviamo al dunque: ma quindi esistono differenze e/o affinità tra battuta e tartare? E in caso quali sono?
In prima istanza, queste due preparazioni condividono un criterio fondamentale: qualità e freschezza della carne. Per la preparazione di battuta e tartare possono essere usati tagli diversi a seconda delle preferenze, selezionando a piacere i più magri o i più ricchi, ma la chiave è una carne di qualità elevata e freschezza estrema: essendo tartare e battuta piatti serviti senza cottura alcuna, l’utilizzo di una carne non adeguata rovinerà non solo il gusto e la composizione, ma potrà addirittura finire per essere dannosa per la salute di chi la consuma.
Entrambe le preparazioni si presentano poi come medaglioni di carne cruda di una decina di centimetri di diametro dall’aspetto granelloso. Quest’ultima è una delle caratteristiche uniche del piatto ed è dovuta alla lavorazione manuale con il coltello, che taglia il pezzo fino a ottenere dei dadini di piccole dimensioni. Diffidate di chi è solito tritare la carne per preparare la tartare o la battuta: il risultato sarà molto impoverito, sia in termini di sapore che in termini di consistenza.
E le differenze? Sono davvero minime e quasi inesistenti: in primis, la tartare può essere anche di pesce, mentre la battuta è principalmente di carne bovina. Inoltre, secondo alcuni un’ulteriore differenza tra le due consiste nell’accompagnamento e presentazione del piatto: mentre le tartare sono solitamente servite accompagnate da ingredienti diversi, tra cui uova o salse, per esempio senape e composti dai sapori intensi, la battuta tende a sprigionare il meglio del suo gusto grazie all’aggiunta di una manciata di aromi naturali.
La fiducia nella qualità
Dopo aver parlato di queste preparazioni gourmet e aver scoperto che fondamentalmente non esistono differenze tra la battuta e la tartare di manzo, siete pronti ad assaggiare questo piatto speciale: tra le specialità Tallone più amate dai clienti perché davvero simbolo della qualità e freschezza estrema delle nostre carni c’è proprio la tartare, la battuta di carne di bovino al coltello senza conservanti o antiossidanti. Comunque vogliate chiamare questo piatto, assaggiatelo grazie a noi in tutta la sua ricchezza e qualità!